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Reportages

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Editoriale

  Lucia Gangale

Ogni tanto nella storia dell’umanità nasce un gigante che con la sua vita e la sua opera illumina il cammino di popoli interi.

Ci è sembrato giusto e doveroso aprire questo numero con l’immagine di papa Giovanni Paolo II. Non abbiamo voluto aggiungere niente a tutto quello che in queste settimane è stato detto e scritto su di lui. Abbiamo solo voluto riportare la sua famosa frase, “Non abbiate paura!”, dalla quale inizia una vera e propria rivoluzione del pontificato. Una frase composta di sole tre parole che parla al cuore e alla mente di credenti e non credenti, in quanto contiene l’invito, a ciascuno, ad aprirsi al mistero dell’Amore, a seguire la propria vocazione senza timore, a dare sé stessi in questo mondo senza risparmiarsi, perché il mondo ha bisogno di testimoni, di reciproca comprensione, di lavoro, di attenzione sempre vigile e di opere.

E’ lo stesso papa che ci dice “Alzatevi, andiamo!”. Quello che pellegrina per ogni via, per ogni angolo della Terra. Quello che abbraccia i bambini, le donne, gli ammalati, i sofferenti. Quello che contempla l’opera di Dio in ogni aspetto della natura, nei fiumi, nelle valli, tra le sue amate montagne. Quello che prega e benedice, che proclama nuovi santi e scrive opere anche negli anni della sofferenza fisica, della malattia devastante.

Gli avvenimenti di questo periodo sembrano quasi indicarci che un periodo della storia si è chiuso. La scomparsa di altre personalità, come il poeta toscano Mario Luzi ed il principe Ranieri di Monaco, il nuovo corso (discusso e discutibile) della monarchia inglese, l’inquietudine che attraversa il mondo politico italiano, con i tangibili segni di sfiducia verso la classe dirigente (vedasi la scarsa affluenza alle urne per le regionali nonché il risultato che non premia certo questa maggioranza) e l’esigenza di un rinnovamento vero. E come dimenticare la grande rivoluzione di questi tempi, che è stata la conquista del diritto di voto anche da parte delle donne irakene?

Quel voto che magari molti di noi qui non esprimono per protesta, nei paesi martoriati dalle guerre civili, dall’intifada, diventano un arma di riscatto e di libertà.

Certo è un mondo in cui le donne acquistano nella società un'influenza sempre maggiore. Fatto testimoniato non solo dagli avvenimenti mondiali, ma anche a livelli locali dalla sempre maggiore diffusione delle politiche di parità.

In questo quadro di avvenimenti, non può mancare uno sguardo particolare alle tematiche riguardanti l’ambiente, alle quali dedichiamo ampio spazio in questo numero. Sono tematiche importanti, sulle quali abbiamo registrato degli interventi anche nel forum del nostro sito web. Solo il rispetto di ciascuno verso il luogo in cui vive può contribuire ad una maggiore qualità della vita.

Le politiche (ma non ci riferiamo certo a quelle che portano discariche-mostri) e l’associazionismo non possono fare tutto da soli. L’impegno deve essere individuale, dalle piccole alle grandi cose. Solo così le nostre città possono essere più belle ed invitare i visitatori a ritornare.

Anche perché siamo convinti che il rispetto verso l’ambiente non dimostra altro che il rispetto che portiamo a noi stessi.

Un’era sembra essere finita, stiamo entrando in un nuovo ciclo della Storia dell’umanità. Ed abbiamo fisso nel cuore quel grande insegnamento che ci ha lasciato Karol Woitjla: “Non abbiate paura”.

 

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